domenica 9 marzo 2008

La sfida Federer-Sampras è domani a New York


L’appuntamento è per domani sera al Madison Square Garden di New York: Roger Federer contro Pete Sampras. Va in scena la quarta puntata di quella che gli americani hanno definito “The Clash of Times”, la “Battaglia delle Epoche”. L’attuale numero uno, il ventiseienne svizzero, contro l’ex numero uno, l’americano che di anni ne ha dieci di più. I due fenomeni si sono sfidati già tre volte nel novembre scorso in Asia: due vittorie per Federer (a Seul e Kuala Lumpur), una per Sampras (a Macao). Solo un’esibizione, vero, ma comunque spettacolo stellare visto che i protagonisti sono due dei più grandi talenti mai espressi dal tennis. Domani nella prestigiosa cornice del Madison Square Garden vanno in campo 26 titoli dello Slam (14 per Pistole Pete, 12 per Roger), 117 titoli Atp (64 per l’americano, 53 per lo svizzero), dieci stagioni da numero uno (6 per Sampras e 4 per Federer), in totale 501 settimane in vetta al ranking (rispettivamente 286 e 215). Le loro carriere si sono appena incrociate: Sampras e Federer si sono affrontati in un torneo ufficiale solo una volta, guarda caso sul Centrale di Wimbledon, quello che Pete definiva “il giardino di casa” e che da cinque anni è diventato proprietà privata di Federer. Era il 2001, ottavi di finale: Roger spezzò la serie positiva di 31 match dello statunitense, vincitore all’epoca di sette delle ultime otto edizioni dei Championships. Un segno del destino, già allora si parlò di passaggio del testimone: il vecchio campione si arrendeva al giovane emergente. Sampras oggi ha 36 anni e si è ritirato nel 2002 a 31. E’ uscito di scena come solo i grandi campioni sanno fare: il suo ultimo match è stato la finale vinta agli US Open contro l’amico rivale Agassi. Quel giorno, era l’8 settembre, conquistò il suo titolo dello Slam numero 14, record assoluto, cui ora punta Federer, che è a quota 12. Per Roger l’esibizione di domani sarà anche un test in vista del primo Masters Series della stagione, Indian Wells al via giovedì. Lo svizzero ha sinora giocato poco e perso tanto come non gli era mai accaduto nelle ultime quattro stagioni. Tutta colpa della mononucleosi, ha fatto sapere ieri Roger, che si è detto pronto a ritornare fenomeno.

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