A Dubai Federer e Nadal falliscono l'appuntamento con le semifinali e negli Emirati Arabi la lotta al titolo rimane un affare riservato a Feliciano Lopez, vero e proprio outsider, Andy Roddick, Nikolay Davydenko e - soprattutto - Novak Djokovic. Il vincitore dell'Australian Open si è sbarazzato in tutta fretta (6-2 6-1 in meno di un'ora di gioco) del russo Igor Andreev. Non dovrebbe avere vita altrettanto facile contro Andy Roddick ma è indubbio che partirà con i favori del pronostico.
Roddick rispolvera i colpi che in passato gli hanno portato tante soddisfazioni e annichilisce Rafael Nadal, rimasto in partita solo nel primo set e poi crollato incredibilmente in quello successivo. La vittoria dell'americano è meritata in virtù delle sette palle break che ha saputo procurarsi nel parziale d'apertura e di un tie break rimesso in piedi grazie alla sua arma più efficace, quella del servizio. Ferrero e Mathieu non erano riuciti a strappare la battuta all'ex numero uno del mondo, oggi non ce l'ha fatta nemmeno Nadal che ci è andato vicino sei volte; il dato da solo non spiega un match nel quale A-Rod ha messo in mostra anche un grande diritto e una buona dose di spregiudicatezza, consapevole che attendere a fondocampo l'errore del maiorchino sarebbe stato controproducente.
Bravo Roddick, da troppo tempo gli mancava un successo così prestigioso, invece per Nadal suona un altro campanello d'allarme: umiliato in finale a Chennai dal russo Youzhny, nel primo torneo della stagione, è stato sconfitto da Tsonga in Australia e da Seppi a Rotterdam: non è da lui, così come non è da lui cedere un set così nettamente come ha fatto stasera. Poteva approfittare dello scivolone di Federer per ridurre ulteriormente il divario in classifica, ma ha mancato l'occasione. Che succede ai primi due della classe? Ci sarà tempo per discuterne, intanto Djokovic si sfrega le mani: vuoi vedere che anche questa volta tra i due litiganti....
Roddick rispolvera i colpi che in passato gli hanno portato tante soddisfazioni e annichilisce Rafael Nadal, rimasto in partita solo nel primo set e poi crollato incredibilmente in quello successivo. La vittoria dell'americano è meritata in virtù delle sette palle break che ha saputo procurarsi nel parziale d'apertura e di un tie break rimesso in piedi grazie alla sua arma più efficace, quella del servizio. Ferrero e Mathieu non erano riuciti a strappare la battuta all'ex numero uno del mondo, oggi non ce l'ha fatta nemmeno Nadal che ci è andato vicino sei volte; il dato da solo non spiega un match nel quale A-Rod ha messo in mostra anche un grande diritto e una buona dose di spregiudicatezza, consapevole che attendere a fondocampo l'errore del maiorchino sarebbe stato controproducente.
Bravo Roddick, da troppo tempo gli mancava un successo così prestigioso, invece per Nadal suona un altro campanello d'allarme: umiliato in finale a Chennai dal russo Youzhny, nel primo torneo della stagione, è stato sconfitto da Tsonga in Australia e da Seppi a Rotterdam: non è da lui, così come non è da lui cedere un set così nettamente come ha fatto stasera. Poteva approfittare dello scivolone di Federer per ridurre ulteriormente il divario in classifica, ma ha mancato l'occasione. Che succede ai primi due della classe? Ci sarà tempo per discuterne, intanto Djokovic si sfrega le mani: vuoi vedere che anche questa volta tra i due litiganti....
Fonte Eurosport
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