2001
Nel 2001, vinse il suo primo torneo a Milano (sconfiggendo Julien Boutter in finale), arrivò in finale al torneo di Rotterdam e di Basilea e raggiunse i quarti di finale sia all'Open di Francia che al Torneo di Wimbledon. Sulla strada per i quarti di finale, Federer sconfisse Pete Sampras in cinque set, per 7-6(7) 5-7 6-4 6-7(2) 7-5, ponendo fine alla striscia positiva dell'americano di 31 vittorie consecutive a Wimbledon. Il confronto resta l'unico mai disputato tra i due giocatori. Questo incontro segnalò Federer come giocatore emergente del tennis mondiale.
Nel 2001, vinse il suo primo torneo a Milano (sconfiggendo Julien Boutter in finale), arrivò in finale al torneo di Rotterdam e di Basilea e raggiunse i quarti di finale sia all'Open di Francia che al Torneo di Wimbledon. Sulla strada per i quarti di finale, Federer sconfisse Pete Sampras in cinque set, per 7-6(7) 5-7 6-4 6-7(2) 7-5, ponendo fine alla striscia positiva dell'americano di 31 vittorie consecutive a Wimbledon. Il confronto resta l'unico mai disputato tra i due giocatori. Questo incontro segnalò Federer come giocatore emergente del tennis mondiale.
2002
Nel 2002 Roger Federer raggiunse la sua prima finale in un torneo dell'ATP Masters Series (AMS) nei Masters di Miami, dove perse con Andre Agassi. Vinse però la sua seconda finale di un AMS ad Amburgo. Parimenti vinse anche i suoi due incontri singolari di Coppa Davis contro due ex numeri uno (Marat Safin e Yevgeny Kafelnikov). All'Open di Francia, a Wimbledon e all'U.S. Open uscì prematuramente forse anche a causa dell'improvvisa morte in un incidente stradale del suo allenatore australiano Peter Carter. Alla fine dell'anno Federer raggiunse la sesta posizione nell'ATP Champions Race e ottenne il diritto di partecipare per la prima volta alla Tennis Master Cup, dove perse in semifinale da Lleyton Hewitt.
2003
Nel 2003, vinse quattro incontri di Coppa Davis per la Svizzera senza perdere un set. Fu però sconfitto nella decisiva sfida per l'accesso alla finale da Lleyton Hewitt. Inoltre, vinse 4 tornei del circuito ATP (Marsiglia, Dubai, Monaco e Halle) prima di partecipare a Wimbledon. Il 6 luglio 2003, passò alla storia divenendo il primo svizzero a vincere il singolare maschile a Wimbledon, battendo l'australiano Mark Philippoussis con il punteggio di 7-6 (7-5), 6-2, 7-6 (7-3). L'anno si concluse con la vittoria nel torneo di Vienna e con la sua prima affermazione al Masters disputato a Houston (USA) contro Andre Agassi per 6-3, 6-0, 6-4. Raggiunse inoltre la finale nel torneo Master Series di Roma ed in quello casalingo di Gstaad, dove gli organizzatori lo premiarono per il recente successo a Wimbledon regalandogli una mucca da latte e portandogliela direttamente sul campo centrale del torneo; un allibito Federer battezzò l'animale di 800 chili con il nome di "Juliette". [4]
Federer alle Olimpiadi 2004
2004
All'inizio del 2004 arrivò il secondo titolo in un torneo del Grande Slam, quello dell'Australian Open, che lo proiettò per la prima volta al comando delle classifiche mondiali di singolare, mentre il 4 luglio dello stesso anno arrivò il secondo successo a Wimbledon, battendo l'americano Andy Roddick 4-6, 7-5, 7-6 (7-3), 6-4. Sempre nello stesso anno conquistò anche il titolo all'ultimo Slam della stagione: gli US Open, battendo in finale l'australiano Lleyton Hewitt 6-0, 7-6, 6-0 e diventando il primo giocatore della storia a vincere 4 finali dello Slam su 4 disputate e il primo dal 1988 (Mats Wilander) a vincere 3 titoli dello Slam in un anno. Anche nel 2004 Roger Federer conquistò 11 tornei del circuito: oltre ai tre tornei dello Slam, Federer vinse i master series di Indian Wells, Amburgo e Toronto ed i tornei di Dubai, Halle, Gstaad (primo torneo vinto in patria), Bangkok e per la seconda volta il Masters di fine anno a Houston, battendo in semifinale il russo Safin ed in finale l'australiano Hewitt 6-3 6-2.
2005
Wimbledon 2005
Nel 2005 vinse 11 titoli, di cui 4 Master Series (Amburgo, Indian Wells Masters, Miami e Cincinnati), il suo terzo titolo consecutivo a Wimbledon e gli US Open, portando a 6 il numero di Slam conquistati. Gli altri tornei vinti includono il torneo di Doha, Rotterdam, Dubai, Halle, Bangkok. Ha inoltre conquistato la semifinale sia all'Australian Open che al Roland Garros (l'unico titolo dello Slam che ancora manca nel suo palmares), battuto rispettivamente da Marat Safin e Rafael Nadal. I 4 Master Series conquistati nella stessa stagione costituiscono un record che il campione svizzero condivide con Rafael Nadal (il quale ha, a sua volta, conquistato 4 Master Series nel 2005). Un serio infortunio alla caviglia destra occorsogli in allenamento ne ha pregiudicato il finale di stagione impedendogli di partecipare ai Master Series di fine anno e portandolo in condizioni di forma precarie al Masters di Shanghai, dove, comunque, lo svizzero raggiunse la finale perdendo da David Nalbandian in 5 set, dopo aver servito per il titolo, con il punteggio di 6-7 6-7 6-2 6-1 7-6. La sconfitta contro Nalbandian ha interrotto una striscia vincente di 35 partite per l'elvetico, e gli ha impedito di eguagliare il record di John McEnroe del 1984, anno nel quale l'americano perse solo tre partite nella stagione. Va segnalato come nelle 4 sconfitte stagionali di Federer, in due occasioni lo svizzero ebbe dei match points (contro Safin agli Australian Open e contro Gasquet a Montecarlo).
2006
Basilea 2006
Nel 2006 si impose nel primo torneo della stagione a Doha, per poi aggiudicarsi l'Australian Open, settimo titolo del Grande Slam, battendo in finale la sorpresa cipriota Marcos Baghdatis in quattro set 5-7 7-5 6-0 6-2. Il 19 marzo 2006 si aggiudicò nuovamente il trofeo di Indian Wells. Il 2 aprile 2006 replicò la vittoria dell'anno precedente vincendo nuovamente il torneo di Miami, torneo ATP Master Series con il montepremi più alto dell'anno. Con questo successo il tennista elvetico divenne il primo tennista nella storia a realizzare per due anni di fila la difficile "doppietta" Indian Wells-Miami. Inoltre, il 14 maggio, il tennista elvetico arrivò per la seconda volta in finale al Torneo ATP di Roma, dove venne battuto in un match epico (sprecando 2 match points) da Rafael Nadal in un match durato 5 ore e concluso solo al tie-break del 5° set con il punteggio finale di 7-6 6-7 4-6 6-2 6-7 in favore dell'iberico. Vinse per la quarta volta il torneo di Wimbledon sempre contro Nadal in 4 set (6-0 7-6 6-7 6-3) e conquistò il Master Series di Toronto. A Cincinnati, contro Andy Murray, giovane promessa del tennis britannico, perse l'ultima delle cinque partite perse in stagione (le altre quattro sconfitte furono per mano di Nadal). L'ultimo Slam vinto, il nono, fu lo US Open aggiudicatoselo il 10 settembre battendo in quattro set Andy Roddick con il punteggio di 6-2 4-6 7-5 6-1. A quella vittoria seguirono i successi nei tornei di Tokyo, nel Master Series di Madrid e, per la prima volta, nel torneo casalingo di Basilea, dove Federer, da ragazzo, era stato raccattapalle. Il 19 novembre 2006 Federer vinse la sua Terza "Masters Cup", nella finale, disputata a Shanghai, contro lo statunitense James Blake, con il punteggio di 6-0, 6-3, 6-4.
Federer, vincendo nettamente contro Richard Gasquet al primo turno di Wimbledon 2006 portò a 42 le sue vittorie consecutive sull'erba, maturate grazie anche alle 4 vittorie consecutive del torneo di Halle superando Bjorn Borg. Record peraltro immediatamente migliorato con la quarta vittoria consecutiva sull'erba di Wimbledon dove batté lo spagnolo Rafael Nadal.
2007
L'anno per lo svizzero iniziò nel migliore dei modi: il 28 gennaio 2007, Federer trionfò agli Australian Open battendo in finale il cileno Fernando Gonzalez (con il punteggio finale di 7-6, 6-4, 6-4) e realizzando un altro dei suoi tantissimi record: fu il primo giocatore dal 1980 (dopo Bjorn Borg al Roland Garros) a vincere un torneo del Grande Slam senza cedere neanche un set durante l'intero cammino dal primo turno al successo finale. Il 3 marzo del 2007, vinse il torneo ATP di Dubai, battendo in finale, il tennista russo Mikhail Youzhny, con il punteggio finale di 6-4, 6-3. Tuttavia, nei due successivi tornei disputati, i Masters Series di Indian Wells e Miami, il tennista svizzero non brillò, eliminato al 2° e al 4° turno dei rispettivi tornei, in entrambe le occasioni, dall'ostico tennista argentino Guillermo Canas, con il punteggio di 7-5, 6-2, e 7-6, 2-6, 7-6. Dopo la finale nel Masters Series, giocato a Montecarlo, persa da Rafael Nadal per 6-4 6-4, il suo altalenante stato di forma venne confermato il 10 maggio, quando venne eliminato, agli ottavi di finale del torneo Masters Series di Roma, dal tennista Italiano Filippo Volandri. Dopo la sua prematura eliminazione dal torneo di Roma, lo svizzero rese pubblica la fine del rapporto con Tony Roche, allenatore australiano che lo assisteva, seppur part-time, da oltre due anni. Nel successivo torneo, il master series di Amburgo sulla terra rossa, riuscì finalmente a sconfiggere in finale Rafael Nadal con il punteggio di 2-6 6-2 6-0, ponendo fine alla striscia di 81 vittorie consecutive sulla terra battuta da parte dello spagnolo, e vincendo il torneo. Tuttavia, il sogno di poter vincere il Grande Slam sfumò anche quell'anno, perché agli Open di Francia perse, come l'anno precedente, in finale, contro Rafael Nadal (punteggio finale: 6-3, 4-6, 6-3, 6-4) che si aggiudicò il trofeo francese per la terza volta consecutiva. La rivincita non tardò ad arrivare: nella finale di Wimbledon sconfisse lo spagnolo in 5 set (7-6, 4-6, 7-6, 2-6, 6-2), dopo 4 ore di match, ricco di continui capovolgimenti di fronte, il 5° Wimbledon consecutivo eguagliando il record di Wimbledon consecutivi detenuto dallo svedese Bjorn Borg. Nel mese di Agosto raggiunse la finale del Master Series di Montréal dove venne battuto per la prima volta dall'astro nascente serbo Novak Djokovic per 7-6(2), 2-6, 7-6(2). Si rifece nel torneo Master series immediatamente successivo, a Cincinnati, dove battendo James Blake in finale per 6-1 6-4, vinse il suo 50° torneo in carriera (all'età di 26 anni e 11 giorni fu il quinto tennista più giovane nella storia a raggiungere questo traguardo). Tra le due tappe nord americane del Master Series, Federer si è reso protagonista di un episodio che ha rafforzato l'idea che tra lui e Nadal ci sia soltanto una rivalità sportiva: per viaggiare da Montreal a Cincinnati Federer ha offerto un passaggio sul volo charter, da lui affittato per sè e lo staff, a Nadal e alla sua ragazza, che non avevano trovato posto su di un aereo di linea.[5]
Il 9 settembre ha vinto gli US Open per la quarta volta di fila, battendo in finale il serbo Novak Djokovic con il punteggio di 7-6(4), 7-6(2), 6-4. Con questo risultato raggiunse Roy Emerson con dodici titoli vinti, portandosi a due lunghezze dal record assoluto di Sampras, 14. Durante la cerimonia di premiazione ha ricevuto un assegno di un milione di dollari per avere in precedenza vinto le "U.S Open Series", il quale, unito alla vincita della finale gli è valso un premio complessivo 2 milioni e mezzo di dollari in una sola sera.
Nel finale di stagione raggiunse la finale di Madrid, sconfitto da David Nalbandian. Vinse per il secondo anno consecutivo il torneo casalingo di Basilea e di nuovo, per mano di Nalbandian, fu eliminato agli ottavi del Master series di Parigi Bercy.
Il riscatto avvenne al Master di Shanghai, dove Federer, pur perdendo la prima partita del 'round robin' contro Fernando Gonzalez, non perse più un set fino alla finale, dominata 6-2 6-3 6-2 contro David Ferrer.
2008
Con una sconfitta netta in tre set (7-5 6-3 7-6 in 2 ore e 28 minuti), esce in semifinale agli Australian Open, battuto da Novak Djokovic. Il serbo si aggiudicherà il titolo pochi giorni dopo ai danni dell'altra rivelazione del torneo, il francese Jo-Wilfried Tsonga, che aveva battuto in semifinale il n°2 al mondo Rafael Nadal.
Nel 2002 Roger Federer raggiunse la sua prima finale in un torneo dell'ATP Masters Series (AMS) nei Masters di Miami, dove perse con Andre Agassi. Vinse però la sua seconda finale di un AMS ad Amburgo. Parimenti vinse anche i suoi due incontri singolari di Coppa Davis contro due ex numeri uno (Marat Safin e Yevgeny Kafelnikov). All'Open di Francia, a Wimbledon e all'U.S. Open uscì prematuramente forse anche a causa dell'improvvisa morte in un incidente stradale del suo allenatore australiano Peter Carter. Alla fine dell'anno Federer raggiunse la sesta posizione nell'ATP Champions Race e ottenne il diritto di partecipare per la prima volta alla Tennis Master Cup, dove perse in semifinale da Lleyton Hewitt.
2003
Nel 2003, vinse quattro incontri di Coppa Davis per la Svizzera senza perdere un set. Fu però sconfitto nella decisiva sfida per l'accesso alla finale da Lleyton Hewitt. Inoltre, vinse 4 tornei del circuito ATP (Marsiglia, Dubai, Monaco e Halle) prima di partecipare a Wimbledon. Il 6 luglio 2003, passò alla storia divenendo il primo svizzero a vincere il singolare maschile a Wimbledon, battendo l'australiano Mark Philippoussis con il punteggio di 7-6 (7-5), 6-2, 7-6 (7-3). L'anno si concluse con la vittoria nel torneo di Vienna e con la sua prima affermazione al Masters disputato a Houston (USA) contro Andre Agassi per 6-3, 6-0, 6-4. Raggiunse inoltre la finale nel torneo Master Series di Roma ed in quello casalingo di Gstaad, dove gli organizzatori lo premiarono per il recente successo a Wimbledon regalandogli una mucca da latte e portandogliela direttamente sul campo centrale del torneo; un allibito Federer battezzò l'animale di 800 chili con il nome di "Juliette". [4]
Federer alle Olimpiadi 2004
2004
All'inizio del 2004 arrivò il secondo titolo in un torneo del Grande Slam, quello dell'Australian Open, che lo proiettò per la prima volta al comando delle classifiche mondiali di singolare, mentre il 4 luglio dello stesso anno arrivò il secondo successo a Wimbledon, battendo l'americano Andy Roddick 4-6, 7-5, 7-6 (7-3), 6-4. Sempre nello stesso anno conquistò anche il titolo all'ultimo Slam della stagione: gli US Open, battendo in finale l'australiano Lleyton Hewitt 6-0, 7-6, 6-0 e diventando il primo giocatore della storia a vincere 4 finali dello Slam su 4 disputate e il primo dal 1988 (Mats Wilander) a vincere 3 titoli dello Slam in un anno. Anche nel 2004 Roger Federer conquistò 11 tornei del circuito: oltre ai tre tornei dello Slam, Federer vinse i master series di Indian Wells, Amburgo e Toronto ed i tornei di Dubai, Halle, Gstaad (primo torneo vinto in patria), Bangkok e per la seconda volta il Masters di fine anno a Houston, battendo in semifinale il russo Safin ed in finale l'australiano Hewitt 6-3 6-2.
2005
Wimbledon 2005
Nel 2005 vinse 11 titoli, di cui 4 Master Series (Amburgo, Indian Wells Masters, Miami e Cincinnati), il suo terzo titolo consecutivo a Wimbledon e gli US Open, portando a 6 il numero di Slam conquistati. Gli altri tornei vinti includono il torneo di Doha, Rotterdam, Dubai, Halle, Bangkok. Ha inoltre conquistato la semifinale sia all'Australian Open che al Roland Garros (l'unico titolo dello Slam che ancora manca nel suo palmares), battuto rispettivamente da Marat Safin e Rafael Nadal. I 4 Master Series conquistati nella stessa stagione costituiscono un record che il campione svizzero condivide con Rafael Nadal (il quale ha, a sua volta, conquistato 4 Master Series nel 2005). Un serio infortunio alla caviglia destra occorsogli in allenamento ne ha pregiudicato il finale di stagione impedendogli di partecipare ai Master Series di fine anno e portandolo in condizioni di forma precarie al Masters di Shanghai, dove, comunque, lo svizzero raggiunse la finale perdendo da David Nalbandian in 5 set, dopo aver servito per il titolo, con il punteggio di 6-7 6-7 6-2 6-1 7-6. La sconfitta contro Nalbandian ha interrotto una striscia vincente di 35 partite per l'elvetico, e gli ha impedito di eguagliare il record di John McEnroe del 1984, anno nel quale l'americano perse solo tre partite nella stagione. Va segnalato come nelle 4 sconfitte stagionali di Federer, in due occasioni lo svizzero ebbe dei match points (contro Safin agli Australian Open e contro Gasquet a Montecarlo).
2006
Basilea 2006
Nel 2006 si impose nel primo torneo della stagione a Doha, per poi aggiudicarsi l'Australian Open, settimo titolo del Grande Slam, battendo in finale la sorpresa cipriota Marcos Baghdatis in quattro set 5-7 7-5 6-0 6-2. Il 19 marzo 2006 si aggiudicò nuovamente il trofeo di Indian Wells. Il 2 aprile 2006 replicò la vittoria dell'anno precedente vincendo nuovamente il torneo di Miami, torneo ATP Master Series con il montepremi più alto dell'anno. Con questo successo il tennista elvetico divenne il primo tennista nella storia a realizzare per due anni di fila la difficile "doppietta" Indian Wells-Miami. Inoltre, il 14 maggio, il tennista elvetico arrivò per la seconda volta in finale al Torneo ATP di Roma, dove venne battuto in un match epico (sprecando 2 match points) da Rafael Nadal in un match durato 5 ore e concluso solo al tie-break del 5° set con il punteggio finale di 7-6 6-7 4-6 6-2 6-7 in favore dell'iberico. Vinse per la quarta volta il torneo di Wimbledon sempre contro Nadal in 4 set (6-0 7-6 6-7 6-3) e conquistò il Master Series di Toronto. A Cincinnati, contro Andy Murray, giovane promessa del tennis britannico, perse l'ultima delle cinque partite perse in stagione (le altre quattro sconfitte furono per mano di Nadal). L'ultimo Slam vinto, il nono, fu lo US Open aggiudicatoselo il 10 settembre battendo in quattro set Andy Roddick con il punteggio di 6-2 4-6 7-5 6-1. A quella vittoria seguirono i successi nei tornei di Tokyo, nel Master Series di Madrid e, per la prima volta, nel torneo casalingo di Basilea, dove Federer, da ragazzo, era stato raccattapalle. Il 19 novembre 2006 Federer vinse la sua Terza "Masters Cup", nella finale, disputata a Shanghai, contro lo statunitense James Blake, con il punteggio di 6-0, 6-3, 6-4.
Federer, vincendo nettamente contro Richard Gasquet al primo turno di Wimbledon 2006 portò a 42 le sue vittorie consecutive sull'erba, maturate grazie anche alle 4 vittorie consecutive del torneo di Halle superando Bjorn Borg. Record peraltro immediatamente migliorato con la quarta vittoria consecutiva sull'erba di Wimbledon dove batté lo spagnolo Rafael Nadal.
2007
L'anno per lo svizzero iniziò nel migliore dei modi: il 28 gennaio 2007, Federer trionfò agli Australian Open battendo in finale il cileno Fernando Gonzalez (con il punteggio finale di 7-6, 6-4, 6-4) e realizzando un altro dei suoi tantissimi record: fu il primo giocatore dal 1980 (dopo Bjorn Borg al Roland Garros) a vincere un torneo del Grande Slam senza cedere neanche un set durante l'intero cammino dal primo turno al successo finale. Il 3 marzo del 2007, vinse il torneo ATP di Dubai, battendo in finale, il tennista russo Mikhail Youzhny, con il punteggio finale di 6-4, 6-3. Tuttavia, nei due successivi tornei disputati, i Masters Series di Indian Wells e Miami, il tennista svizzero non brillò, eliminato al 2° e al 4° turno dei rispettivi tornei, in entrambe le occasioni, dall'ostico tennista argentino Guillermo Canas, con il punteggio di 7-5, 6-2, e 7-6, 2-6, 7-6. Dopo la finale nel Masters Series, giocato a Montecarlo, persa da Rafael Nadal per 6-4 6-4, il suo altalenante stato di forma venne confermato il 10 maggio, quando venne eliminato, agli ottavi di finale del torneo Masters Series di Roma, dal tennista Italiano Filippo Volandri. Dopo la sua prematura eliminazione dal torneo di Roma, lo svizzero rese pubblica la fine del rapporto con Tony Roche, allenatore australiano che lo assisteva, seppur part-time, da oltre due anni. Nel successivo torneo, il master series di Amburgo sulla terra rossa, riuscì finalmente a sconfiggere in finale Rafael Nadal con il punteggio di 2-6 6-2 6-0, ponendo fine alla striscia di 81 vittorie consecutive sulla terra battuta da parte dello spagnolo, e vincendo il torneo. Tuttavia, il sogno di poter vincere il Grande Slam sfumò anche quell'anno, perché agli Open di Francia perse, come l'anno precedente, in finale, contro Rafael Nadal (punteggio finale: 6-3, 4-6, 6-3, 6-4) che si aggiudicò il trofeo francese per la terza volta consecutiva. La rivincita non tardò ad arrivare: nella finale di Wimbledon sconfisse lo spagnolo in 5 set (7-6, 4-6, 7-6, 2-6, 6-2), dopo 4 ore di match, ricco di continui capovolgimenti di fronte, il 5° Wimbledon consecutivo eguagliando il record di Wimbledon consecutivi detenuto dallo svedese Bjorn Borg. Nel mese di Agosto raggiunse la finale del Master Series di Montréal dove venne battuto per la prima volta dall'astro nascente serbo Novak Djokovic per 7-6(2), 2-6, 7-6(2). Si rifece nel torneo Master series immediatamente successivo, a Cincinnati, dove battendo James Blake in finale per 6-1 6-4, vinse il suo 50° torneo in carriera (all'età di 26 anni e 11 giorni fu il quinto tennista più giovane nella storia a raggiungere questo traguardo). Tra le due tappe nord americane del Master Series, Federer si è reso protagonista di un episodio che ha rafforzato l'idea che tra lui e Nadal ci sia soltanto una rivalità sportiva: per viaggiare da Montreal a Cincinnati Federer ha offerto un passaggio sul volo charter, da lui affittato per sè e lo staff, a Nadal e alla sua ragazza, che non avevano trovato posto su di un aereo di linea.[5]
Il 9 settembre ha vinto gli US Open per la quarta volta di fila, battendo in finale il serbo Novak Djokovic con il punteggio di 7-6(4), 7-6(2), 6-4. Con questo risultato raggiunse Roy Emerson con dodici titoli vinti, portandosi a due lunghezze dal record assoluto di Sampras, 14. Durante la cerimonia di premiazione ha ricevuto un assegno di un milione di dollari per avere in precedenza vinto le "U.S Open Series", il quale, unito alla vincita della finale gli è valso un premio complessivo 2 milioni e mezzo di dollari in una sola sera.
Nel finale di stagione raggiunse la finale di Madrid, sconfitto da David Nalbandian. Vinse per il secondo anno consecutivo il torneo casalingo di Basilea e di nuovo, per mano di Nalbandian, fu eliminato agli ottavi del Master series di Parigi Bercy.
Il riscatto avvenne al Master di Shanghai, dove Federer, pur perdendo la prima partita del 'round robin' contro Fernando Gonzalez, non perse più un set fino alla finale, dominata 6-2 6-3 6-2 contro David Ferrer.
2008
Con una sconfitta netta in tre set (7-5 6-3 7-6 in 2 ore e 28 minuti), esce in semifinale agli Australian Open, battuto da Novak Djokovic. Il serbo si aggiudicherà il titolo pochi giorni dopo ai danni dell'altra rivelazione del torneo, il francese Jo-Wilfried Tsonga, che aveva battuto in semifinale il n°2 al mondo Rafael Nadal.
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