Il ruggito della Leonessa. Francesca Schiavone di smettere di stupire non ne vuole proprio sapere e se la scorsa settimana il tennis azzurro celebrava Andreas Seppi, capace di battere in due giorni Lleyton Hewitt e Rafa Nadal, ora tocca a lei finire sotto le luci della ribalta. Il palcoscenico e' il "Barclays Dubai Tennis Championships", torneo Wta da 1.500.000 dollari in corso negli Emirati Arabi, dove la Schiavone si e' presa il lusso di eliminare nei quarti Justine Henin, numero uno del ranking Wta e sempre vincente nei sette precedenti contro l'azzurra, l'ultimo dei quali agli Australian Open, quando la belga si impose per 7-5 6-4. Ma oggi le cose hanno assunto una piega diversa perche' a trionfare stavolta e' stata la Leonessa, al termine di una battaglia lunga due ore e 25 minuti e due tie-break.
Un'impresa, quella della numero 1 del tennis azzurro, che gia' al primo turno di questo torneo si era liberata di un avversario scomodo come Marion Bartoli e che negli ottavi aveva concesso appena cinque game all'austriaca Sybille Bammer. Che non sarebbe stata un incontro facile, la Henin lo sapeva gia' visto che, nonostante le sette vittorie in altrettanti precedenti, la Schiavone l'ha sempre fatta soffrire, come nella finale di Sydney nel 2006 quando si impose alla fine 4-6 7-5 7-5. E quando la Leonessa si e' aggiudicata il primo tie-break di sempre nei confronti con la belga (nelle tre occasioni precedenti si era sempre affermata la numero uno del mondo), lasciandole appena 3 punti, l'allarme deve essere diventato concreto per Justine. Francesca, col suo tennis aggressivo, e' partita benissimo anche nella seconda frazione, portandosi addirittura sul 5-1, risultato che non sembrava piu' lasciare dubbi su quello che sarebbe stato l'esito finale.
Ma la Henin non e' numero uno al mondo per caso e con quattro game di fila ha riportato l'incontro in perfetto equilibrio. Sul 5-5 il timore che l'impresa della Schiavone rimanesse ancora una volta solo un sogno c'e' stato, perche' i colpi della Leonessa risultavano fiacchi, privi dell'energia vista fino a quel momento. Guai pero' a pensare che fosse finita. Perche' Francesca non e' una che molla. Dopo aver perso due volte di fila il servizio, la Schiavone lascia a zero l'avversaria, al tie-break insegue fino al quattro pari e poi via, altri tre punti e un successo che vale la semifinale.
La Schiavone festeggia, come nel 2006 a Nancy quando sotto i suoi colpi fu un'altra numero uno a cadere, Amelie Mauresmo (4-6 7-6 6-4), o come Tathiana Garbin, che due anni prima, al secondo turno del Roland Garros, riusci' a eliminare la stessa Henin, anche allora al vertice del ranking Wta, col punteggio di 7-5 6-4. La Leonessa attende ora di sapere chi tra Elena Dementieva e Ana Ivanovic provera' a ostacolarla sulla strada che porta in finale. Ma superato lo scoglio piu' difficile, tutto e' possibile. Soprattutto per la Leonessa azzurra.
(AGI/ITALPRESS) - Dubai, 28 feb. -
giovedì 28 febbraio 2008
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